Il bastione delle Maddalene, in Campo Marzo e che prende il nome dal vicino convento di Santa Maria Maddalena, è situato al centro di un originale insieme di architetture militari veneto-absburgiche, parte del futuro Parco delle Mura, costituito da Porta Vescovo (1520; 1863), dalla Porta di Campo Fiore (1865), dal bastione di Campo Marzo (1565; 1840), l’ultimo bastione costruito a Verona dalla repubblica di Venezia, e dal Panificio Militare di Santa Marta (1865), che domina il quadro paesaggistico e fortificatorio.
La cinta muraria turrita di Campo Marzo fu costruita per volere di Alberto I della Scala tra il 1287 ed il 1289 e si estendeva dalla riva sinistra dell’Adige sino a Porta Vescovo.
Il bastione delle Maddalene fu costruito nel 1527 per rafforzare la cinta scaligera secondo le disposizioni di Francesco Maria della Rovere, duca d’Urbino e Governatore generale delle Milizie venete. Questo intervento fu il primo esempio di fortificazione moderna per l’uso dell’artiglieria edificato a Verona.
Il bastione cinquecentesco fu successivamente restaurato secondo il progetto di Franz von Scholl, reputato il più illustre architetto militare absburgico, in occasione del piano di ripristino delle mura di Verona promosso dal feldmaresciallo Josef Radetzky tra il 1839 ed il 1840.