Il progetto è stato realizzato in collaborazione con: Arch. Benedetti Luca, Arch. Boaretti Alessia, Ing. Coato Michele, Arch. Lemmi Stefano, Arch. Lupato Veronica, Arch. Maretti Silvia Federica, Ing. Rapaccini Chiara, Ing. Sarcina Gioacchino, Arch. Squassabia Giorgio, Arch. Viviani Nicola, Ing. Zanardi Massimiliano.
Il progetto propone un elemento leggero, reso semovente per scorrimento, tale da assolvere la funzione di connessione tra le due rive del lungolago e che, una volta tirato in secca su una delle banchine, rende di nuovo percepibile il quadro originario della bocca di porto con il suo straordinario fondale architettonico. Il ponte, in quest’ultimo caso, partecipa all’arredo urbano, effimero e marginale come le barche “spiaggiate” dei pescatori, attraente per il gioco dei bambini.
Il cadenon, elemento interdittivo del sistema difensivo, è “convertito” alla funzione rassicurante e meritevole, di meccanismo a servizio del nuovo ponte. La conversione è ampiamente ripagata nel progetto, oltre che dal punto di vista scenografico e della suggestione, anche sotto il profilo dell’utilitas ingegneristica. Durante la fase di movimentazione, la catena di trascinamento del ponte si erge esuberante e deformata con un andamento sinusoidale che rimanda simbolicamente al genius loci: l’onda del lago durante una tempesta, i movimenti geo-tettonici della morena gardesana, il gesto armonico del “lancio” di una cima prima dell’attracco di un’imbarcazione.
2011
Comune di Lazise